HYPEMIND, nasce la business intelligence di Hypebeast

HYPEMIND è il nuovo insight del gruppo Hypebeast che utilizza risorse e competenze uniche nel campo della scienza dei dati, della tecnologia e dell’Intelligence per far crescere la brand equity, la deliverability delle campagne e raggiungere gli obiettivi di business complessivi.

I dati generati dalle piattaforme digitali proliferano e consentono l’accesso in tempo reale ad informazioni su: clienti, tendenze di mercato, analisi dell’esperienza degli utenti, comportamenti e consumo di servizi.

Il valore dei dati si moltiplica con il numero di utenti e partner nell’ecosistema ed è per questo motivo che Hypebeast – con una community estremamente attiva e 42 milioni di page views al mese – si posiziona come leader e principale destinazione online per Millennials e Gen Z, trovandosi in un punto di intersezione unico tra: moda, cultura, design, arte, e tecnologia.

Come spiega Antonio Casamassima, CEO di Unlock – Digital Agency esclusiva di Hypebeast sul mercato Italia – la rilevanza di queste generazioni all’interno della cultura contemporanea è ai massimi livelli: Millennials e Gen Z sono i creatori delle tendenze contemporanee. Intercettandoli, si raggiunge una delle fasce demografiche giovanili più influenti del pianeta.

L’obbiettivo di Hypemind è aiutare i brand ad avvicinarsi all’audience di Hypebeast ed entrare a far parte della sua community attraverso industry report, workshops, survey online, focus group e polls.

Andiamo a vederli uno ad uno:

  • Gli industry report sono studi ad hoc per affrontare specifici obiettivi di business di un brand. Vengono condotte ricerche sia primarie che secondarie per un’analisi approfondita del settore e del mercato, identificando le anomalie e le tendenze che lo influenzano. Hypemind può stabilire così opportunità di business sostanziali, individuare nuovi flussi di prodotto e aiutare il brand nello sviluppo di strategie di innovazione dirompenti;
  • I workshop servono ai brand per testare nuovi prodotti, collezioni o strategie di marketing all’interno di mercati specifici. Hypemind ingaggia esperti del settore e si rivolge ai consumatori organizzando discussioni coinvolgenti, guida la discussione e documenta la conversazione, costruendo i principali takeouts in un film report dettagliato per i clienti.

Infine, troviamo tre tipologie di sondaggi che si adattano ai diversi scopi di ricerca dei brand e i cui risultati vengono analizzati e raccolti in un report dettagliato.

  • Survey online: Hypemind produce un sondaggio accessibile al suo pubblico in formato digitale per valutare il percepito del brand, la fattibilità di nuove iniziative e strategie, per fare sourcing di informazioni su regioni e aree demografiche per i lanci futuri di prodotti e campagne;
  • Focus Group: Hypemind conduce un sondaggio digitale mirato su argomenti selezionati e inviato a intervistati che soddisfano criteri specifici nelle regioni di interesse. In questo caso vengono ingaggiati degli scout regionali per la selezione del pubblico in target;
  • Se l’obbiettivo invece è quello di testare l’innalzamento del percepito del brand prima e dopo le campagne, vengono inseriti semplici sondaggi – Polls – all’interno dei relativi post editoriali sui canali della piattaforma che pongono ai lettori una domanda diretta e di facile risposta.

La più grande opportunità del data-driven fornita dalla piattaforma digitale è la capacità di catturare il valore del proprio investimento e la velocità di miglioramento intelligente del servizio, totalmente al di fuori della portata dei modelli di comunicazione tradizionali.

fonte: Pambianco News

Inaugurato Orefici11, il primo digital driven store di VF CARPORATION

Inaugura a Milano il primo digital e purpose driven store Orefici11, del gruppo americano VF Corporation. Come anticipato a luglio, il nuovo negozio multibrand riunisce in 2.000 metri quadrati all’interno di Palazzo Cantù in via Orefici 11 le collezioni dei brand The North Face, Timberland e Napapijri, dando vita a uno spazio retail innovativo, dove esperienza digitale e fisica si intrecciano e dove gli spazi comuni ospitano prodotti esclusivi e collaborazioni che coinvolgono anche altri brand del gruppo, a completamento del concept.

Ispirato al panorama creativo della Milano del secolo scorso, con chiari riferimenti alla funzionalità e all’originalità del design degli anni ’50 ’60 e ’80, Orefici11 è uno spazio che vede protagonisti design, tecnologia, sostenibilità e innovazione, e dove tutto è studiato per offrire un’esperienza di shopping all’avanguardia.

Lo spazio è suddiviso in tre livelli, dove fisico e digitale dialogano costantemente per creare una moderna shopping experience, in linea con la strategia hyper-digital del gruppo Vf. Dotato di un innovativo cloud based in-store Pos (Point of sale) e mobile check-out, l’integrazione tra esperienza di acquisto fisica e digitale avviene naturalmente e con continuità, attraverso le opzioni di acquisto on-line e ritiro in store (anche con prenotazione on-line), spedizioni dal negozio in tutta Italia, ma anche vendita e spedizione al cliente da altri negozi.

MARCOLIN Digital e sostenibilità sono le chiavi per la ripresa

Cirillo Coffen Marcolin, presidente di Confindustria Moda, riassume la genesi dell’associazione e illustra le sfide che il settore dovrà affrontare per riprendere terreno dopo l’attuale emergenza sanitaria. Il Covid-19 impatterà fortemente sull’andamento economico 2020 delle aziende nostrane che, anche con l’aiuto del Governo, dovranno aprirsi ancora di più alla digitalizzazione per confermare la leadership italiana nel mondo.

Come tratteggiare l’identità di Confindustria Moda, una federazione giovane anche se frutto dell’unione di associazioni storiche?
Confindustria Moda è nata per la volontà delle aziende e delle associazioni di settore di fare sistema. Nel 2005 abbiamo costituito la Federazione Italiana Accessorio Moda e Persona, nel 2017 ha preso il via Confindustria Moda che ha visto liquidare la precedente Federazione e inglobare tutte le associazioni del mondo dell’accessorio assieme anche al settore tessile e abbigliamento, che rappresenta di fatto il comparto più importante.

Quali sono le dimensioni di Confindustria Moda oggi?
Confindustria Moda nel 2019 ha raggiunto un fatturato di oltre 98 miliardi rappresentando oltre 65 mila imprese e 600mila addetti, una propensione all’export che supera il 66 per cento. Rappresentiamo la seconda manifattura in Italia e nel 2019 abbiamo contribuito al saldo positivo della bilancia dei pagamenti per oltre 30 miliardi.

State facendo rilevazioni sull’andamento del settore, visto anche l’impatto dell’emergenza sanitaria?
Nel 2020, abbiamo subito un’elevata contrazione dei fatturati. Nei primi 9 mesi la perdita ha raggiunto i 29 miliardi. Più di 300 aziende intervistate hanno visto una contrazione del proprio fatturato dell’ultimo trimestre di oltre il 27%, in netta decelerazione rispetto ai precedenti. La raccolta degli ordini nel terzo trimestre ha visto un calo di oltre il 24%, in decelerazione rispetto al periodo da aprile a giugno. L’86% delle imprese del panel ritiene che nel 2020 avrà un fatturato in calo di circa il 10%, dato più negativo rispetto alla previsione nazionale che vede il pil in calo dell’8 per cento. Nel dettaglio scopriamo che oltre il 29% delle imprese ritiene di avere un fatturato in calo tra il 35 e il 50%, addirittura il 10% con un calo superiore al 50 per cento. Il 33% delle imprese ha utilizzato la cassa integrazione per oltre l’80% dei dipendenti nel terzo trimestre. Nel nostro comparto la stragrande maggioranza delle imprese sono pmi con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. Nel terzo trimestre il 64% delle imprese ha dovuto anticipare la cassa integrazione. Il tessile prevede di chiudere il 2020 con un calo del 33%, superiore anche a quello dell’abbigliamento stimato intorno al 26 per cento.

Quali sono le aree di investimento di Confindustria per uscire da questa situazione di emergenza?
La filiera del fashion è sempre stata molto attenta alle tematiche di impatto sociale ed ambientale, essendo tutta la filiera localizzata in Italia è nell’interesse degli stessi imprenditori di creare dei circoli virtuosi sul proprio territorio. La tematica della sostenibilità a 360° farà la differenza per fortificare ulteriormente il settore moda nei prossimi anni. Proprio Confindustria Moda insieme alle organizzazioni sindacali ha inviato un appello al Governo in cui evidenziamo i temi cardini per il rilancio del nostro settore. Fra questi un argomento che non possiamo non ricordare è la formazione professionale che ha fatto la differenza nel corso degli anni, permettendo alle nostre aziende di avere una posizione di leadership internazionale. Oltre alla formazione abbiamo chiesto al Governo di aiutarci nell’ottica di un’economia circolare, di investimenti importanti in industria 4.0, di sostegno pubblico per migliorare la conciliazione dei tempi tra la la vita privata e il lavoro, soprattutto per l’apporto femminile preponderante nel nostro comparto. Sappiamo che dovremo sollecitare le imprese a investire nella digitalizzazione, come dimostrato da smart working ed e-commerce. Le fiere dovranno rivedere la propria struttura. Il touch & feel è ancora importante nel nostro settore quindi ci auguriamo di poter tornare ad allestire le fiere nel 2021 ma, allo stesso tempo, è indubbio che le manifestazioni debbano digitalizzarsi per garantire showroom online e consentire alle nostre imprese di vedere virtualmente ai propri buyer.

fonte: Pambianco News

Pitti Uomo 2020 – A Firenze Arkistar presenta l’evoluzione delle calzature

Cafè Noir spinge sulla pelletteria e sulle calzature grazie all’ingresso nel capitale (al 50%) di due aziende italiane: Bagghy, storico brand che produce borse da donna caratterizzate dal mood stampato in stile postcard, e Arkistar, marchio di calzature nato grazie al contributo di Alberto Del Biondi, firma del design italiano contemporaneo, e che si contraddistingue per una suola brevettata di nuova concezione, costruita con materiali performanti che uniscono al design la comodità.

L’azienda toscana specializzata in total look, che quest’anno spegne 20 candeline, punta a raggiungere i 45 milioni di euro in 5 anni con investimenti su tutti i canali retail (per il 2017 e 2018 il fatturato si è attestato stabile a 30 milioni di euro).

Attualmente, Cafè Noir conta su una rete di 12 boutique dirette (di cui 11 in Italia e una a Saragozza, in Spagna) e su 1050 clienti multibrand  in Italia e 1300 all’estero. L’azienda fondata e diretta da Fabrizio Mazzantini conta di incrementare nei prossimi 5 anni la quota export passando dal 30% al 50% e di aprire dai 3 ai 5 monomarca in Italia. La prima tappa sarà l’apertura a stretto giro di un nuovo monomarca a Torino.

“Ogni anno produciamo e vendiamo un milione di paia di scarpe fra donna e uomo. Presentiamo 40 linee da donna, 15 da uomo e circa 60 linee di borse femminili. Vendiamo un prodotto creato in Italia con pelli italiane provenienti per lo più da S.Croce in Toscana e da Arzignano, nei pressi di Vicenza”, commenta l’imprenditore.

Fra le priorità dell’azienda c’è inoltre lo sviluppo digitale applicato alle vendite oltre che alla comunicazione.”Il nostro e-commerce, lanciato appena un anno fa, sta avendo un ottimo riscontro, e ha già segnato 600mila euro di fatturato con una previsione di arrivare a 2 milione nell’arco dei prossimi cinque anni”, conclude Mazzantini.

VF : to Open a New Multi-brand Retail Store in Milan

VF Corporation (NYSE: VFC), a global leader in branded lifestyle apparel, footwear and accessories, today announced that it will open its first multi-brand store this fall.

Housed inside a historic building at 11 Orefici Street in Milan, Italy, the store will deliver a unique retail experience featuring The North Face®Timberland® and Napapijri®, with other VF brands periodically showcasing their premium collections.

Surrounded by international offices and high-street retail brands, the 22,000 square-foot space will span three levels and feature advanced technology to deliver immersive brand experiences and virtual journeys through the store.

‘VF’s family of iconic brands consistently deliver must-have products and experiences to people around the world,’ said Martino Scabbia Guerrini, VF’s Group President of the EMEA Region. ‘We’re pleased to introduce this new multi-brand retail concept to our fleet of stores to further elevate our offering for our consumers while also advancing our strategy of becoming more consumer-minded, retail-centric and hyper-digital. Our aspiration is that this retail format will become a template for future VF multi-brand stores in other regions and cities.’

The ground floor of the retail space will feature The LAB, an area dedicated to exclusive product collaborations and limited collections from various VF brands. In addition to The LAB, the ground floor will also feature fitting rooms and common areas where shoppers can relax and learn more about VF’s brands and products.

Adding to the focus on design and innovation, VF has prioritized environmental sustainability throughout the development of the retail concept. The building housing the store is LEED Gold certified, and current and future renovations will adhere to VF’s stringent environmental protocols and standards.

Renovations began in June with plans to open the space in fall 2020. While this is the first multi-brand retail concept for VF, the company owns and operates more than 1,500 retail stores for its brands, including Vans®The North Face®Timberland®, Dickies®Kipling®Napapijri® and icebreaker®.